
Howard Gardner dopo aver studiato per anni l’intelligenza di bambini e di adulti colpiti da ictus, è giunto alla conclusione che negli esseri umani, non esiste una intelligenza generale, ma almeno 7.
1. Intelligenza logico-matematica
Capacità di ragionare e di trattare con i numeri. Sono quei bambini che amano fare esperimenti, fare domande sull’universo e sul tempo, usare il computer, giocare a giochi strategici.
2. Intelligenza linguistica
Capacità ad usare le parole sia a voce che per iscritto con grande facilità. Sono quei bambini con buona memoria verbale, che amano inventare storie anche assurde o umoristiche, che non hanno problemi di ortografia e che scrivono senza alcuno sforzo.
3. Intelligenza spaziale
Capacità di percepire il mondo intorno, con senso dell’orientamento, amore verso i colori le forme, il disegno. Sono quei bambini che hanno buona memoria visiva e che amano le attività artistiche. Si ritrovano con facilità sulle mappe, nei labirinti, amano vedere film e fotografie, sognano spesso ad occhi aperti.
4. Intelligenza musicale
Capacità di percepire strutture musicali e ritmiche, di riprodurne e crearne. Sono quei bambini che riconoscono le stonature, ricordano i brani musicali, vogliono studiare con la musica in sottofondo, cantano spesso e volentieri.
5. Intelligenza cinestetica
Capacità di usare il corpo per esprimere concetti ed emozioni, facilità di manipolare e creare oggetti con le mani, ottime abilità fisiche. Sono quei bambini che si muovono e dimenano anche quando stanno seduti, amano fare sport competitivi, toccano le persone mentre parlano con loro, sanno mimare bene i gesti degli altri.
6. Intelligenza interpersonale
Capacità di percepire gli altrui stati d’animo e sentimenti, con facilità di entrare in sintonia con una o più persone e lavorare in gruppo. Sono quei bambini con tanti amici, che amano fare attività extrascolastiche e giochi di gruppo, che socializzano senza problemi, che in famiglia sentono il bisogno di fare da pacieri nelle liti altrui.
7. Intelligenza intrapersonale
Capacità di capire i propri stati d’animo e abilità, con propensione verso l’autostima, la concentrazione e la disciplina. Sono quei bambini che amano restare soli, quasi nel loro mondo privato, con un forte senso d’indipendenza e della propria opinione.
Riassumendo, Gardner dice che i bambini hanno capacità intellettuali diverse e quindi apprendono in modi diversi. Bisognerebbe perciò insegnare loro, partendo dalla particolare propensione di ognuno, perché ognuno è un caso a sé (nella scuola al contrario si tende a generalizzare, in primis per palesi problemi di sovrannumero).
In altre parole i bambini dovrebbero affrontare il leggere, lo scrivere e il far di conto, attraverso i contesti e i materiali per i quali hanno trovato interesse.
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