lunedì 28 giugno 2010

Genitori... grandi insegnanti

Feuerstein (docente di psicologia dell'educazione all'Università di Bar Ilan di Tel Aviv e al George Peabody College della Vanderbilt University di Nashville in Tennessee), dice che l’intelligenza può essere insegnata e quindi aumentata.
Di conseguenza la frase “Il bimbo non può dare più di questo…” è falsa.
Feuerstein l’ha dimostrato applicando con successo il suo metodo a bambini con gravi problemi.
La sua idea è che l’obiettivo dell’insegnamento è quello di stimolare i processi intellettuali, comunicando passione per far esprimere i loro sentimenti.
Uno stimolo può arricchire un bambino a patto che ci sia una particolare forma di mediazione che lo aiuti a elaborare questo stimolo.
Il mediatore è l’intermediario che serve a collegare lo stimolo al bambino, per suscitare in lui un’emozione che faccia riferimento al suo mondo.
La mamma fa da mediatrice del bambino fin dalla sua nascita. Lei sceglie gli stimoli adatti, li interpreta e li trasforma in significati, in valori.
I genitori in questa pratica sono in vantaggio, perché la mediazione per essere efficace deve suscitare emozioni tramite l’apporto di significati affettivi (la più importante esperienza emozionale è quella di riuscire ad immedesimarsi con il bimbo che riceve il nostro insegnamento).
In sintesi il bambino nelle sue prove, va sostenuto e rincuorato.
E chi sostiene e rincuora più d'un padre e una madre?

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